Milano-Sanremo

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SPORT E OUTDOOR
Sanremo
18.03.23
Programma, informazioni e contatti su

La Milano-Sanremo è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada, una delle più importanti corse ciclistiche del circuito internazionale e prima grande classica nel calendario della stagione ciclistica. Dal 1989 al 2004 la corsa ha fatto parte del circuito di Coppa del mondo, e dal 2005 al 2007 è stata inclusa fra le prove dell'UCI ProTour.


Conosciuta con il nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia e, con una lunghezza di circa 290 km, è anche una delle più lunghe. Il percorso ed il chilometraggio sono rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione, particolare che rappresenta una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali. Nel 1937 fu stabilita la data fissa della gara il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe. Dopo l'abrogazione di tale festività, la corsa oggi avviene il sabato più vicino al 19 marzo.

La prima edizione si svolse nel 1907 in seguito all'idea di alcuni ragazzi che, dopo aver visto fallire la gara automobilistica Milano-Acqui-Sanremo, decisero di sottoporre al vaglio del direttore della Gazzetta dello Sport Eugenio Costamagna il progetto della corsa ciclistica. Pur con qualche perplessità, Costamagna affidò la realizzazione del progetto ad uno dei massimi esponenti del mondo del ciclismo, Armando Cougnet. Il 14 aprile 1907, al ritrovo della prima Milano-Sanremo, nell'osteria della Conca Fallata di Milano, si presentarono trentatré dei sessanta corridori iscritti. Era una giornata di pioggia e freddo ed a vincere fu il francese Lucien Petit-Breton, che correva per la Bianchi.

Nel 1910 la Classicissima entrò definitivamente nella leggenda delle due ruote, in una giornata d'inferno, con i corridori che cercavano rifugio nelle case lungo il percorso a causa delle condizioni atmosferiche estreme. Dei circa sessanta iscritti solo sette riuscirono ad arrivare al traguardo, ed a vincere fu il francese Eugène Christophe che, convinto di aver sbagliato strada, fu rincuorato dalla vista delle prime case della città ligure. Dopo i primi anni arrivò l'epoca di Girardengo, che legò il suo nome a questa classica in maniera indelebile, vincendola per ben sei volte in undici anni. Si passò quindi all'era di Guerra e Binda, da ricordare per le sconfitte a cui andarono incontro a causa la loro grande rivalità. Una rivalità simile si ripropose poi negli anni mitici di Bartali e Coppi.

Seguì un periodo difficile, non per la gara ma per gli italiani che, dopo la vittoria di Loretto Petrucci del 1953, per ben sedici anni non seppero più imporsi. Nel 1960 venne inserita la famosa salita del Poggio, voluta fortemente da Torriani, stanco di vedere sul traguardo sanremese i velocisti fiamminghi alzare le braccia al cielo; tuttavia non si ebbero gli effetti desiderati e le vittorie straniere continuarono. Nel 1966 si aprì l'era Merckx, il quale con sette affermazioni superò lo storico record dell'Omino di Novi (si tratta anche del record assoluto di vittorie di un ciclista in una singola grande classica). Dal Cannibale in poi la gara non ebbe più un vero padrone fino al 1997, quando il forte e potente velocista tedesco Zabel seppe inanellare una lunga striscia positiva di quattro vittorie e due secondi posti.

Fra le vittorie più belle degli ultimi due decenni vanno ricordate quella di Sean Kelly nel 1992, quando l'irlandese raggiunse Moreno Argentin lungo la discesa del Poggio per poi batterlo in uno sprint a due, e quella di Andrei Tchmil nel 1999, che con uno splendido allungo all'ultimo chilometro riuscì a giungere sul traguardo con pochissimi secondi d'anticipo sul gruppo, regolato da Zabel. L'edizione numero 100 ha visto il trionfo di Mark Cavendish (alla sua prima partecipazione), che dopo un incredibile recupero ha superato al fotofinish il tedesco Heinrich Haussler, scattato in anticipo sul gruppo a 250 m dal traguardo.


Il percorso


Il percorso della Milano-Sanremo ha avuto poche significative variazioni dagli inizi del 1900 ad oggi. Nei primi anni, il tratto di maggior difficoltà della corsa era il Passo del Turchino, dove spesso avevano luogo le azioni decisive; tuttavia, con il passare degli anni e l'avvento del ciclismo professionistico, l'ascesa del Turchino si rivelò non eccessivamente impegnativa e troppo lontana dal traguardo per essere risolutiva. Molto spettacolare e tipico è il tratto del percorso che si snoda lungo l'Aurelia, quando i ciclisti attraversano la Riviera Ligure di Ponente superando i famosi tre capi che precedono Imperia (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta). Le ascese della Cipressa (inserita nel 1982) e del Poggio sono le principali difficoltà che i corridori affrontano negli ultimi chilometri; il fatto che si trovino in prossimità del traguardo ha spesso fatto sì che la selezione su questi colli risultasse decisiva. L'arrivo della corsa è posto tradizionalmente in via Roma, nel centro di Sanremo. Negli ultimi anni raramente c'è stata una grande selezione nelle ultime fasi di corsa e si è spesso assistito ad uno sprint finale con il gruppo compatto.

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