Com'eri Vestita? mostra itinerante che esplora il delicato tema della violenza sessuale

La mostra itinerante Com'eri Vestita? arriva finalmente anche in Liguria, a Savona, grazie alla collaborazione tra la Fidapa Bpw Italy sezione di Savona e il Centro antiviolenza Cerchi d’Acqua di Milano.
Questo è stato possibile anche grazie al prezioso contributo del Comitato Ballo delle Debuttanti.

La mostra verrà allestita, nell'atrio del Comune di Savona, in Piazza Sisto IV, dal 8 al 15 maggio.
Giovedì 8 maggio, alle ore 17.00, ci sarà l'inaugurazione, dove saranno presenti ed interverranno molte rappresentanti delle realtà del territorio ligure che si occupano della tutela delle donne come lo Sportello Antiviolenza Alda Merini, Telefono Donna, Save the Woman, etc.

L'installazione esplora il delicato tema della violenza sessuale, ispirandosi all'originale esposizione americana intitolata What Were You Wearing? (Cosa indossavi?), organizzata nel 2013 da Mary Wyandt-Hiebert, docente alla University of Arkansas, e da Jen Brockman, direttrice del Sexual Assault Prevention Center presso la University of Kansas.

L'idea della mostra americana è stata riadattata e sviluppata dal Centro antiviolenza Cerchi d’Acqua alla realtà con cui si interfaccia giornalmente.
Infatti tutti i capi d'abbigliamento della mostra sono stati scelti in base alle testimonianze delle donne accolte, nel corso degli anni, dal Centro antiviolenza Cerchi d’Acqua, una delle ottanta organizzazioni che fanno parte di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza.

Attraverso l'esposizione simbolica degli abiti indossati dalle sopravvissute al momento dell'aggressione, la mostra sottolinea come la domanda Cosa indossavi? distolga l'attenzione dalla responsabilità dell'aggressore, insinuando quasi implicitamente la colpa nella vittima.
Inoltre ciò che rende questa installazione veramente unica e particolarmente toccante è il connubio tra abiti, oggetti di vita quotidiana e il racconto doloroso delle esperienze personali delle vittime.

L'obbiettivo della mostra è quello di cercare di superare alcuni stereotipi relativi alla violenza sessuale, purtroppo ancora molto comuni e dannosi.
Ad esempio l'idea che l'abbigliamento possa giustificare o essere causa della violenza e che l’atteggiamento o il comportamento della vittima possano averla provocata.

L'installazione vuole sensibilizzare il più possibile il pubblico, cercando di stimolare una riflessione profonda sulla violenza e sugli stereotipi di genere.
È un modo per parlare di violenza sessuale ma in modo consapevole, dignitoso e soprattutto rispettoso, per smuovere le coscienze e promuovere un cambiamento culturale.

Tra i numerosi patrocini della mostra: Comune di Savona, Sportello Antiviolenza Alda Merini, Teatro 21, Consulta Provinciale Femminile, Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi, Ondif, Soroptimist, Siulp, Zonta, Creis, Telefono Donna e Save the Woman.

Per maggiori informazioni potete scrivere a: fidapasavonasegreteria@gmail.com