Arrampicatore

Arrampicare

Sport e natura s'intrecciano in un ambiente reso spettacolare dall'alternanza di roccia (la pietra di Finale), cielo e mare.
Ottanta falesie sparse in cinque valli, mille e duecento vie e ventimila chiodi per la gioia dei climber. I tiratori possono contare anche su strutture alberghiere e locali dove pianificare al meglio le proprie imprese sportive.
Nelle vallate è possibile coniugare l'interesse per lo sport con l'interesse per l'arte (molte località interessate hanno centri storici e monumenti di valore), con la passione per l'enogastronomia, per le sagre e le degustazioni durante tutto l'anno.
La località must per gli arrampicatori di mezza Europa è Finale Ligure. L'ultima novità in ordine cronologico è la val Varatella, nell'immediato entroterra di Loano e Borghetto Santo Spirito: dal 2000 al 2003 le pareti sono state attrezzate con oltre 200 tiri, placche appoggiate per i principianti e settori aerei a strapiombo per i più esperti.
La Val Nimbalto coincide con una delle palestre di roccia liguri più datate, la Rocca dell'Aia, la maggiore roccia di quarzite della vallata, dove si arrampica a oltre 700 metri di quota immersi in castagneti. D'estate, la presenza del rifugio di Pian delle Bosse garantisce un ottimo punto di appoggio per l'attacco a queste pareti.
Senza allontanarsi troppo ci si può addentrare nell'area della Valle del Vero, una zona dominata da rocce di calcare grigio e rosso a ridosso delle grotte di Toirano. In Val Pennavaire l'ambiente e la composizione rocciosa calcarea cambiano risalendo nella vallata e offrono infinite possibilità di divertimento a climber di ogni livello: trenta falesie e quasi settecento vie di diversa difficoltà.
Le falesie di calcare compatto della Valle Argentina si sviluppano lungo i fianchi della parte alta della valle ad altitudini comprese fra i 700 e i 1200 metri. In Val Nervia è il versante meridionale dei monti Toraggio e Pietravecchia ad attirare climber di ogni provenienza grazie a pareti rocciose alte fino a 400 metri con tratti erbosi alternati a zone di calcare compatto. Possibili limitazioni alle arrampicate potrebbero venire da un recente provvedimento provinciale che per consentire la nidificazione dei rapaci regolamenterà l'accesso alle pareti del Toraggio.
Nella Liguria di Ponente si arrampica tutto l'anno, seguendo l'orientamento delle pareti, ma le stagioni migliori sono la primavera, l'autunno e l'inverno. Attenzione al vento di tramontana, specie d'inverno. In estate, invece, da tenere in considerazione il periodo di caldo umido (di solito due settimane a luglio), mentre nei pomeriggi di agosto il clima è spesso ventilato. Nelle giornate di pioggia da privilegiare l'Anfiteatro a Monte Cucco dove una gran quantità di vie rimane riparata.
A Toirano e nella Valle del Vero è preferibile praticare l'arrampicata in inverno, quando le pareti poste a sud ovest e quindi al riparo dal vento offrono il meglio.
In Val Nimbalto le stagioni ideali sono la primavera e l'autunno; d'inverno si arrampica solo quando le pareti sono assolate, mentre d'estate nelle zone esposte a nord lo si può fare anche nei periodi più afosi. In Valle Argentina, a causa dell'altitudine delle falesie, meglio tirare da marzo a novembre.

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