La tavola rotonda degli scheletri a Pignone
Prima che uno dei rami dei marchesi Da Passano si trasferisse a Levanto nel corso XVI secolo, in un nuovo palazzo ospitante una grande cappella gentilizia, era l'antica pieve di Pignone a ospitare i loro sepolcri.
Da quel momento intorno alla chiesa fiorirono dicerie e storie di visioni d'oltretomba. Spettri e ombre spaventavano i viandanti che si attardavano sulla strada dopo il tramonto e c'era chi giurava di sentire intonare canti e udire i passi di danza al suono di un armonium provenire dai sotterranei della pieve.
Negli anni '50 un'infiltrazione d'acqua fece sprofondare parte dell'antico pavimento della chiesa mostrando un vasto piano sotterraneo profondo cinque metri. Al centro di questa cripta sorgeva una tavola rotonda circondata da sedili in pietra, tutti occupati da scheletri riccamente abbigliati, i quali mostravano un beffardo ghigno di morte.
Contravvenendo al volere degli archeologi, il parroco decise di seppellire immediatamente gli scheletri dopo aver celebrato un rito funebre e sigillare il sepolcro sotterraneo.
Sino da allora nessuno fu più vittima di strani e terrificanti incontri notturni attorno alla pieve, ma alcuni ancora affermano di udire di tanto in tanto un lontano pianto di neonato in direzione dalla pieve, suggerendo l'ipotesi che non tutti gli scheletri furono riportati alla luce.