Parco naturale regionale dell'Antola
Il Parco naturale regionale dell'Antola si trova in Liguria e precisamente tra l'entroterra genovese e l'Appennino Ligure vero e proprio. Il territorio (4.837 ha) è sito interamente in Provincia di Genova e confina a nord con la Provincia di Alessandria e ad est con la Provincia di Piacenza.
Dalla vetta del monte Antola (1597 metri) si può ammirare un paesaggio straordinario che spazia dall'intera costa ligure fino alla Corsica e all'Arcipelago Toscano a sud; dagli Appennini alle Alpi Apuane ad est; dalla Riviera di Levante della Liguria alle Alpi Marittime ad ovest e infine dalla Pianura Padana fino alle Alpi dalle quali svettano chiari il Monviso, il Monte Bianco e il Monte Rosa.
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Val Vobbia
La Val Vobbia, parte dell'Alta valle Scrivia, è delimitata ad est dal valico di San Fermo e dal Monte Buio (sulla cima del quale la valle trova il suo punto più alto, 1402 metri), a sud dal Monte Riundo, dal Monte Alpisella e dal Monte Schigonzo, a sud-ovest dalla sella di Crocefieschi, dalla Carrega du Diau, dal Bric dell'Aiuola e dal Monte Reale, e da nord verso est da Montecanne, dal Bric delle Camere, da Costa Salata e dalla Cima dell'Erta. Al centro della valle si innalza il Monte Cravì, con i suoi 990 metri. La valle è attraversata dal Vobbia che sfocia poi nello Scrivia. Il torrente è formato da due rami sorgentizi minori: il Vallenzona, il maggiore dei due corsi, nasce alle pendici della Cappelletta di San Fermo, e vede le sue acque ingrossate da due rii provenienti dalle diramazioni più settentrionali della valle, il Cascé e il Sermoria, e il Fabio, le cui sorgenti si trovano nella zona fra il Bric della Cappelletta, il Monte Riundo e il Monte Alpisella. Il corso del Vobbia è tortuoso, specie nel suo tratto centrale nei pressi del Ponte di Zan (che leggenda vuole sia stata opera del diavolo, ingannato da un valligiano), alla confluenza del Rio Busti; qui i suoi caratteristici canyon, frutto di millenni di erosione, e le frequenti frane, hanno formato passaggi fra le rocce davvero suggestivi. Poco sopra, si erge la vecchia diga, d'epoca fascista, sostituita a seguito dell'alluvione del 1999 da un'altra a Vobbietta, più a valle, al di fuori del territorio del Parco. La valle è anche caratterizzata da ripidi versanti e anche da alcuni castagneti (ormai però boschi cedui dato il vasto utilizzo come legna da ardere e materiale da costruzione). Quest'albero, una delle maggiori risorse vegetali, è stato introdotto dalla popolazione locale come coltivazione. Caratteristiche costruzioni in pietra chiamati seccherecci servivano all'essiccazione del frutto, la castagna che veniva poi macinata nei vari mulini presenti per produrre farina. Poco oltre il ponte di Zan si trova una vecchia costruzione adibita nel passato a questa attività, il Seccatoio dei Coppi, nei cui pressi parte l'antica Via dei 7 seccherecci, diretta al Bric dell'Aiuola. Un'altra presenza costante è quella dei mulini: il più evidente è quello delle Cascé, situato lungo la strada che porta a Mongiardino Ligure, ma ve ne sono un paio pure ad Arezzo e a Sermoria. Una delle maggiori attrattive del parco è il Castello della Pietra situato nella valle tra due torrioni di puddinga (roccia formata da elementi pietrosi uniti da cemento siliceo) e costruito attorno all'anno 1000. è raggiungibile tramite il ripido e diretto sentiero a scalini oppure da una piacevole passegiata che ha inizio presso la frazione Torre di Vobbia. Per gli amanti dell'escursionismo, le Rocche del Reopasso, con la via ferrata, rappresentano una suggestiva alternativa e sono raggiungibili da Ronco Scrivia come da Crocefieschi. Fra i borghi principali troviamo Vobbia, Vobbietta, Noceto, Alpe, Vallenzona, Salata di Vobbia, Salata Mongiardino.
Val Pentemina e Val Brevenna
La Val Pentemina e la Val Brevenna sono due valli di grande importanza principalmente storica. Sono state inserite nel parco per la presenza di numerosi mulini, casoni in pietra (utilizzati in passato per il pascolo) e terrazzamenti che testimoniano la secolare attività del passato degli abitanti locali.
Alta Val Trebbia
L'alta Val Trebbia è caratterizzata dalla gran quantità di corsi e bacini d'acqua come il Lago del Brugneto e il torrente Trebbia, con i suoi affluenti (di sinistra, fra i quali il Terenzone e il Cassingheno, e di destra, fra i quali il Sermigliasca e il Moglia) e dalla presenza di numerose faggete. Peculiari sono anche i numerosi paesi presenti nella valle e sparsi sui crinali che arricchiscono il pregio artistico. Sono presenti anche vari pascoli e prati dovuti all'allevamento di mandrie di bovini. Il Torrente Trebbia rappresenta la maggiore attrattiva per i turisti e per gli amanti degli sport d'acqua.
Sentieri
Alta Via dell'Antola
Lunghezza percorso: 39 km; Tempo di percorrenza: 17 ore; Partenza: Vobbietta, 323 metri d'altitudine; Arrivo: Gorreto, 522 metri d'altitudine
Il sentiero attraversa tutto il confine settentrionale del parco, e contiene, come tappe lungo il suo percorso, anche alcune importanti vette del parco (Monte carmo, 1.640 m, Bric delle Camere 1.016 m e Monte Zucchello, 1.416 m) e alcuni importanti passi di montagna come il Passo di Costa Salata (un tempo attraversato da un'antica Via del Sale). La difficoltà del sentiero non è elevata ma è consigliabile attraversarlo a tappe pernottando nei numerosi luoghi adatti alla sosta o al pernottamento data la lunga durata necessaria all'attraversamento (17 ore).
Anello del Lago del Brugneto
Lunghezza percorso: 13,5 km; Tempo di percorrenza: 6 ore circa; Partenza: Diga del Brugneto - 748 metri d'altitudine; Arrivo: lungo la strada carrozzabile per Retezzo, oltre la diga
Il sentiero, si snoda attorno alle rive del lago artificiale e prende quindi le caratteristiche di un sentiero ad anello. Buona parte del percorso si stende all'interno della faggeta che circonda il lago ed è possibile avvistare numerosi daini anche durante la loro stagione dell'amore. Un breve tratto del percorso ricalca l'antica Via del sale che collegava i paesi costieri del Tigullio con il Piemonte. Vi sono numerose aree di sosta e ristoro.
Alta via ferrata attrezzata delle Rocche del Reopasso
E' un percorso alpinistico attrezzato, lungo circa 1000 metri dei quali 600 provvisti di un cavo d'acciaio. La difficoltà può variare da abbastanza difficile a molto difficile in alcuni tratti a strapiombo. Il percorso alpinistico è da affrontare soltanto con le adeguate preparazione e attrazzatura.
Anello di Pentema
E' un sentiero che con un percorso ad anello tocca l'antico borgo di Pentema, la Cappella di Nostra Signora della Guardia e il Passo del Colletto.
Anello di Caprile
Altro sentiero con percorso ad anello che da Caprile arriva fino alla vetta del Monte Antola per poi riscendere dal Passo delle Tre croci fino al luogo di partenza.
Anello di Chiappa
Sentiero ad anello che contiene un percorso principalmente panoramico della Val Brevenna e dei versanti del Monte Antola.
Sport ed attività praticabili
Trekking, e mountain biking seguendo i vari sentieri di diverse difficoltà; sci di fondo nel periodo invernale; canottaggio ed altre attività legate all'acqua come canoa e pesca sportiva, soprattutto lungo il torrente Trebbia; parapendio e deltaplano dal Monte Maggio; equitazione, sempre utilizzando i sentieri, alpinismo e birdwatching, seppur non vi siano postazioni attrezzate.