Iscrizione sulla cattedrale di Genova, Liguria

Lingua Ligure

La lingua ligure è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue romanze del gruppo occidentale: tradizionalmente viene integrata nel gruppo galloitalico dei dialetti italiani, ma si allontana dalle altre parlate inserite in questo sistema (piemontese, lombardo, emiliano-romagnolo) per la presenza di caratteri di transizione verso le parlate dell'Italia centrale e meridionale e per specifiche caratteristiche: analogamente al veneto essa rappresenta dunque, nel contesto italiano settentrionale, una delle varietà meglio differenziate e riconoscibili.

Il termine "lingua ligure" è, in realtà, di introduzione recente. Esso è stato adottato nell'ultimo decennio per identificare con un termine che coinvolgesse l'intero contesto regionale sfumando il carattere centralista della dizione tradizionale genovese, in uso dal XIV secolo per denominare l'insieme delle varietà liguri-romanze; ne è testimonianza il fatto che, ancora oggi è spesso in uso, fra i parlanti, la denominazione "genovese".

Oggi il ligure è parlato in quasi tutta la Liguria con l'esclusione dell'estremità orientale della regione, intorno alla città di Sarzana, dove i dialetti lunigianesi assumono caratteristiche proprie. Varietà di transizione verso i dialetti gallo-italici, ma ancora con nette caratteristiche liguri, sono quelle del cosiddetto Oltregiogo, il territorio che comprende i solchi vallivi al di sopra dello spartiacque alpino-appenninico, includendo anche aree amministrativamente legate ad altre regioni italiane: in provincia di Cuneo, l'alta val Tanaro con i centri di Briga Alta, Ormea e Garessio, mentre i caratteri piemontesi si accentuano nei dialetti della val Mongia (Viola e Pamparato) e di alcuni rami della val Bormida (Monesiglio); in provincia di Alessandria, l'Oltregiogo storico a sud di Ovada e Novi Ligure include i centri di Gavi, Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia, la val Lemme e la val Borbera, che fecero parte della Repubblica di Genova o furono amministrati come feudi da famiglie genovesi; in provincia di Pavia, l'alta val Staffora; in provincia di Piacenza l'alta val Trebbia a sud di Bobbio e la val d'Aveto (ma anche in alta val Nure l'influenza ligure è piuttosto accentuata); in provincia di Parma l'alta val di Taro con Bedonia e Borgo Val di Taro.

Una varietà ligure occidentale denominata Monegasco viene tradizionalmente parlata nel Principato di Monaco dove, sebbene non sia lingua ufficiale (status riservato al francese), viene però insegnata nelle scuole e può essere scelta come opzione al Baccalauréat (17% della popolazione indigena); in Francia, dialetti liguri di tipo alpino (roiasco e brigasco) si parlano in val Roia (ad esempio nei centri di Briga, Tenda, Saorge, Breil-sur-Roya), mentre a Mentone e a Roquebrune-Cap-Martin si parla una varietà ligure con caratteri di transizione verso il nizzardo.

Circa 10.000 persone in Sardegna tra Carloforte e Calasetta (Provincia di Carbonia-Iglesias) parlano il dialetto tabarchino, formando un'isola linguistica ligure; ciò è dovuto ad una migrazione di coloni genovesi che dal secolo XVI si erano trasferiti a Tabarca (Tunisia), emigrando in parte verso la Sardegna in seguito alle pressioni provocate dall'accresciuta ingerenza francese sul paese africano. Un'altra isola linguistica genovese è Bonifacio in Corsica, quale conseguenza di un popolamento risalente al XII secolo (vedi lingua corsa).

Determinante fu il ruolo delle parlate liguri dell'Oltregiogo occidentale (alta val Bormida) nella formazione in epoca medievale delle parlate cosiddette galloitaliche della Basilicata (Potenza, Picerno, Tito ecc.), e anche i dialetti altoitaliani della Sicilia (Aidone, Piazza Armerina, Nicosia ecc.) presentano una componente ligure, la cui esatta origine resta però da determinare.

Dialetti liguri importati nel XV secolo dalla zona di Oneglia furono parlati fino ai primi anni del Novecento in alcune località della Provenza orientale (Biot, Vallauris, Mons ed Escragnolles), e anche il ramo spagnolo della diaspora tabarchina, stanziato sull'isola di Nuova Tabarca presso Alicante, si estinse soltanto all'inizio del XX secolo. Più a lungo è sopravvissuta la comunità di lingua genovese installatasi a partire dai primi anni del Settecento a Gibilterra (ove gli ultimi parlanti scomparvero verso il 1980), ma dove ha influenzato il dialetto composito attualmente parlato: il Llanito, mentre sono ancora vitali diverse comunità di parlanti in America Latina, soprattutto in Cile, Argentina e in Perù.

Il genovese esportato per motivi storico-politici in vari ambiti del Mediterraneo e dell'Atlantico ai tempi della Repubblica di Genova e durante l'Ottocento ha influenzato notevolmente la lingua corsa, il dialetto greco dell'isola di Chios, la lingua sassarese e altri idiomi; ha contribuito inoltre alla formazione di varietà miste, come il dialetto dell'isola di Capraia (a base còrsa) e quello de La Maddalena (vera e propria varietà di transizione corso-sardo-ligure), oltre a una varietà di cocoliche chiamata lengua giacumina che fu parlata a Buenos Aires e che lasciò tracce significative nel lessico del gergo lunfardo.

Dove si parla il Ligure

Italia

Liguria
Sardegna: Carloforte e Calasetta
Toscana: Capraia
Piemonte: Novese e Ovadese (territorio del Basso Piemonte o Alta Liguria)
Emilia-Romagna: alto Appennino piacentino
Lombardia: Santa Margherita di Staffora e Brallo di Pregola

Francia

Nizzardo
Corsica: Bonifacio e Corte

Principato di Monaco

In tutto il Principato e nelle località limitrofe

Argentina

Buenos Aires (quartiere de La Boca)

Classificazione

Filogenesi

Lingue indoeuropee - Italiche - Romanze - Italo-occidentali - Occidentali - Galloiberiche - Galloromanze - Galloitaliche - Ligure

Codici di classificazione

ISO 639-2 - roa
ISO 639-3 - lij
SIL - LIJ

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