Le sedie giganti

Sanremo e dintorni

Riviera dei fiori

Sanremo

Sanremo è la quarta città della Liguria per numero di abitanti. Deve la propria fama di centro mondano del turismo d'elite internazionale al clima temperato, al bel lungomare, agli splendidi parchi, ai lunghi viali al prestigioso Casinò e alle elganti ville.

Sanremo è anche universalmente cononosciuta per i suoi fiori, per il Festival della Canzione Italiana e per la classica mondiale del ciclismo, la Milano-Sanremo.

Il Comune, con l'approvazione dello Statuto, ha sancito definitivamente che la denominazione ufficiale della Città è nella forma monoverbo Sanremo e che San Remo non sarà più accettata.

Anticamente conosciuta come Villa Matutiae, ha conosciuto insediamenti preistorici. Nel corso delle invasioni saracene dell'Alto Medioevo gli abitanti della zona furono costretti a fuggire sulle montagne per poi reinsediarsi sul mare solo in epoche successive.
Sotto il dominio di Genova, la cittadina godette di una parziale autonomia. Con l'avvio del turismo nel 1860 e il passaggio alla floricoltura l'economia sanremese subì un radicale cambiamento.

Il centro di Sanremo si articola tra corso Matteotti e via Roma. Proprio in corso Matteotti si trova il celebre Teatro Ariston, sede del Festival di Sanremo.
Nelle vicinanze sorge Palazzo Borea d'Olmo, maestoso edificio storico con una facciata barocca particolarmente ricca. Ospita il Museo Archeologico con reperti preistorici e romani.
Imboccando via Gaudio si arriva al Porto Vecchio dominato dal Forte di Santa Tecla. I genovesi eressero la fortezza nel 1755 per controllare la città.
Parallela a corso Matteotti corre la pedonale via Palazzo che a est sbocca in piazza Colombo, qui si trova la chiesa in stile rococò di Santa Maria degli Angeli, il cui interno è impreziosito da ricchissime decorazioni a stucco.

Il centro storico di Sanremo è situato nel pittoresco quartiere della Pigna. Completamente pedonale, sorge su una ripida collina e presenta erte scalinate e stretti vicoli.
La via di accesso al borgo medievale è costituita dalla Porta di Santo Stefano, ad arco gotico, che si apre su piazza Cassini.
Sulla sinistra inizia il passaggio coperto delle rivolte San Sebastiano, uno stretto vicolo che rende bene l'idea di come fossero le vie in epoca medievale.

Sul punto più alto della collina sorge il santuario barocco della Madonna della Costa, edificato nel 1630.
Dal sagrato si gode un'ampia veduta panoramica sul litorale e sulla città.

All'estremità ovest del centro storico si trova il quartiere di San Siro che insieme all Pigna costituì il nucleo stoorico originario della città.
La cattedrale di San Siro, edificata nel XIII secolo sulle fondamenta di una chiesa paleocristiana, è decorata da sculture romaniche in corrispondenza dei portali del lato sinistro. L'altare maggiore è sovrastato da un crocifisso barocco del genovese Antonio Maria Marogliano.
Di fronte alla chiesa si trova il Battistero, anch'esso costruito su un edificio preesistente.
La piazza è infine completata dall'oratorio dell'Immacolata Concezione risalente al XVI secolo.

Gli edifici della belle époque che ricordano i fasti novecenteschi di Sanremo si trovano al di fuori del centro storico e in particolare lungo corso Cavallotti, nella parte est della città.
Qui sorgono numerose ville costuite alla fine del XIX secolo, tra cui la splendia Villa Zirio, l'ex hotel di lusso Palazzo Bellevue sede oggi del comune, e Villa Ormond circondata da un incantevole parco aperto al pubblico.
Sempre in corso Cavallotti si trova Villa Nobel, l'ultima dimora del celeberrimo Alfred Nobel.

All'estremità ovest della città si trova il famosissimo casinò, costruito in corso Matteotti tra il 1904 e il 1906 dall'architetto Eugenio Ferret.

Continuando verso ovest si raggiunge la chiesa russa ortodossa di San Basilio, donata alla città dalla zarina Maria Alexsandrovna nel 1874 in occasione del suo soggiorno a Sanremo.
Gli altri edifici di lusso in zona sono l'Hotel Londra, l'ex Hotel Riviera Palace, Villa Fiorentina, Villa Virginia, Castello Devachan e l'ex Hotel Savoia.

Bussana Vecchia

A est di Sanremo si estende l'antico borgo di Bussana, distrutto da un terremoto nel 1887 e riedificato sulla costa.
Le antiche costruzioni sopravvissute al sisma sono state ristrutturate da artisti durante gli anni '50. Da allora il borgo è cresciuto assumendo l'attuale denominazione di Bussana Vecchia.

Oggi il paese ospita poche decine di abitanti originari di tutta Europa. I vicoli ornati di fiori, tra atelier e negozi lasciano spazio ad antichi muri diroccati che s'innalzano nel cielo.
Antico e moderno si fondono in un'unione straordinariamente armonica.

Riva Ligure

Il comune è situato sulla costa della Riviera di Ponente e dista circa 14 km da Imperia.

Alcuni rinvenimenti preistorici sul monte Grange, posto al confine occidentale del territorio comunale, hanno fatto presupporre agli storici che questa zona fosse già abitata o conosciuta dall'Età del bronzo e solo in epoca romana la popolazione si spinse sulla costa.
Intorno al XV secolo Riva di Taggia, così fu denominata dopo l'annessione del borgo nel territorio taggese, fu un'importante e il principale scalo marittimo della stessa Taggia grazie ai numerosi cantieri navali e altre attività legate al mare. Nella seconda metà del XVI secolo le frequenti invasioni dei pirati barbareschi, cinque gli sbarchi e gli assalti dal 1551 al 1562, porteranno allo spopolamento del borgo rivese causando inevitabilmente l'abbandono dello scalo marinaro.
Nel secondo dopoguerra, durante il boom economico, l'espansione dell'abitato subì una veloce crescita grazie alla sviluppata economica legata alla floricoltura e al turismo vacanziero.

La località rivierasca ospita la Torre barbaresca. La costruzione di una torre d'avvistamento si rese necessaria a causa delle frequenti invasioni dei pirati barbareschi nel XVI secolo. Ogni invasione terminava quasi sempre con violente razzie se non il rapimento degli stessi abitanti o l'incendiare delle abitazioni.
Nel 1546 Taggia accettò la cessazione dei contributi rivesi, a patto che si procedesse alla costruzione di una fortificazione sul posto mettendo così in sicurezza la costa. Intorno al 1559 l'introito di una tassa sulla scrittura dei documenti nel borgo di Triora permise l'inizio dei lavori.

Tra le architetture religiose ricordiamo il Santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio che viene citato per la prima volta in un documento risalente al 1205, originariamente fu alle dipendenze della chiesa della Natività di Maria Vergine di Lingueglietta, quest'ultima ora frazione del comune di Cipressa. Dedicata a san Maurizio, e intitolata alla Madonna del Buon Consiglio dopo la costruzione nel Settecento della nuova parrocchiale, restano a vista gli altari dei comuni confinanti di Pompeiana, Terzorio, Santo Stefano al Mare e Riva. Dedicati alla Madonna numerosi ex voto esposti al suo interno. Sono conservate opere d'arte di pregio quale una tela seicentesca, posta sull'altare maggiore, raffigurante San Maurizio, ad opera del pittore Giovanni Battista Cambiaso da Triora. A fianco della chiesa è presente la tomba del poeta Francesco Pastonchi.
La Chiesa parrocchiale di San Maurizio nel centro storico di Riva. La parrocchiale è ubicata presso il centro storico e la sua costruzione fu decisa per porre rimedio all'insufficienza del precedente edificio, oggi santuario della Madonna del Buon Consiglio. Taggia, a cui dipendeva Riva Ligure, assieme alla Repubblica di Genova diedero il voto positivo nel 1693 per la costruzione di un nuovo tempio religioso e già in tale anno fu trovato il terreno per l'edificazione.
L'Oratorio di San Giovanni Battista nel centro storico di Riva; la sua costruzione avvenne nel XVII secolo.

Costa Balenae

L'allargamento della strada carrozzabile litoranea ha permesso tra il 1839 e il 1840 il ritrovamento di alcune tracce archeologiche nell'area dell'antica Costa Balenae di Capo Don.
Il toponimo di Costa Balenae potrebbe derivare dalla divinità ligure Belenus, legata al culto della fertilità e assimilata dai Romani al dio Apollo, mentre un'altra versione meno documentata riporta il collegamento del toponimo al re Belo, padre di Didone, di origine fenicia. Situata nell'attuale territorio del comune di Riva Ligure, anticamente in posizione intermedia tra Lucus Bormani, sito tra San Bartolomeo al Mare e Diano Marina, forse nei pressi del santuario di Nostra Signora della Rovere dove sono stati effettuati scavi archeologici, e Albium Intemelium, l'attuale Ventimiglia, si ritiene che sia stata fondata poco dopo la vittoria sui Liguri riportata nel 181 a.C. dal console Paolo Emilio.
Negli scavi sono state rinvenuti i resti dell'antico edificio di culto paleocristiano (metà VI secolo) con annesso battistero; quest'ultimo presenta una vasca internamente ottagonale ed esternamente polilobata molto simile a quella del battistero di Albenga. La navata nord della chiesa venne usata a scopo funerario, con utilizzo anche di sarcofagi in pietra del Finale.
Scavi condotti dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana dal 2009 al 2016 hanno confermato la continuità di vita dell'insediamento dal IV al X secolo d.C.: dopo esso fu sostituito da un monastero benedettino alle dipendenze di Genova.

Santo Stefano al Mare

La cittadina è una rinomata località turistica conosciuta principalmente per le sue spiagge.
Nel suo centro ospita la Chiesa di Santo Stefano, costruita nel XIII secolo in stile romanico, conserva ancora oggi colonne e capitelli del Duecento. Nel XV secolo fu elevata al titolo di parrocchia. Subì nei secoli successivi interventi di restauro e abbellimento, alcuni di questi commissionati dal pontefice Adriano VI, fino ad un nuovo restauro nel XX secolo alla facciata e al campanile. Al suo interno sono conservati alcuni dipinti di diversi pittori liguri e una statua in legno dello scultore olandese J. Dyck raffigurante il Martirio di san Sebastiano. Pregevole inoltre la fonte battesimale del Quattrocento.
Adiacente alla chiesa è ubicato l'oratorio del Santo Cristo, eretto verso la fine del XVII secolo. Nella facciata esterna si può notare un bassorilievo, in pietra di Vicenza, ritraente la Madonna della Misericordia, due angeli e l'Annunziata. Lo stabile è stato restaurato nel 1984.

San Lorenzo al Mare

La nascita del piccolo borgo collinare è legato ai fatti storici che nel XII secolo cambiarono i territori feudali della zona ponentina ligure. I signori locali, i Lengueglia, cedettero infatti il territorio feudale di Pietrabruna a Porto Maurizio e i signori di quest'ultima decisero allora di edificare un nuovo nucleo urbano sulla sponda sinistra del rio San Lorenzo. Nacquero così due distinti borghi, il primo sulla riva destra rimase di proprietà dei Lengueglia e dei monaci di Villaregia, il secondo dei signori di Porto Maurizio.
Il borgo costiero si sviluppò nell'area adiacente il rio San Lorenzo, chiamato anticamente Aqua Sancti Laurentii, dove alla foce poterono approdare le navi e le imbarcazioni usate dagli abitanti per la pesca.

San Lorenzo al Mare è rinomata per il turismo vacanziero, la floricoltura e la produzione del vino Vermentino.
San Lorenzo al Mare è collegata a Ospedaletti dalla pista ciclabile di 24 km del Parco Costiero Riviera dei Fiori.

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