L'incontro - Mostra d'arte contemporanea
Eventi, Sagre e Manifestazioni in Liguria
Lo Spazio Espositivo Curia Vescovile di Savona dal 17 settembre al 2 ottobre ospita la
mostra L'incontro di Roberto Scarpone e Guglielmo Spotorno, a cura di Paola Gargiulo
e Flavia Motolese, patrocinata dalla Diocesi di Savona.
Il progetto di questa mostra bi-personale nasce dall'idea di fare dialogare le
corrispondenze condivise nelle personali linee di ricerca di Roberto Scarpone e
Guglielmo Spotorno, presentando in un percorso comune le loro differenti visioni.
Inedito è, dunque, il contatto tra i due artisti che abitano 'dimore dell'essere', dalla
tecnica fino alla metodologia espressiva, molto differenti tra loro; l'accostamento
risulta però avvalorato dal desiderio di uscire dalle abituali convenzioni espositive e, di
stabilire un colloquio fecondo tra due artisti che, amici nella vita, si incontrano
artisticamente per la prima volta in questa occasione, mostrando una sorprendente
affinità, nonostante le reciproche differenze, basata sulla profonda connessione che
entrambi stabiliscono con la realtà.
Le opere di Scarpone riflettono sulla sintesi universale del ciclo vitale, che accomuna
tutte le forme viventi. La potenza del suo lavoro risiede nel rivelare una consonanza
esistenziale profonda e nello stabilire un'interazione tra tempo naturale e tempo
umano. Le linee e le trame, caratteri distintivi dei suoi lavori, simboleggiano le trame
che sottendono la realtà, così come le linee del tempo.
Spotorno, invece, ha scelto la pittura per interrogare se stesso e la realtà. Nelle
immagini concretizza il suo pensiero, le sue intuizioni e le sue emozioni, tratteggiandoli
con gesto veloce e colori accesi che dichiarano come l'artista guardi la realtà ad occhi
spalancati, senza timore. La sua pittura non è mai una rappresentazione del vero, ogni
quadro è in qualche senso un'attesa a una risposta. Reale e irreale si fondono, mentre
l'immagine amplifica i fatti della cronaca o del proprio vissuto.
La sintesi compositiva, l'osservazione della natura o della realtà e la forza espressiva
sono elementi essenziali nell'opera dei due artisti. Il sentimento di Spotorno e
Scarpone di fronte all'opera d'arte è una sorta di stupore. Per Spotorno lo stupore
dell'arte è racchiuso nel mondo che lo circonda e da cui scaturisce la curiosità di
chiedere il come e il perché. Per Scarpone è la necessità di misurarsi con la materia e
con la dimensione del Tempo, esplorando differenti tecniche artistiche.
In questa mostra, le opere pittoriche di Spotorno entrano in armonia con le ceramiche e
le sculture di Scarpone. Il legame importante che li unisce si basa, non solo sulla
conoscenza del rispettivo percorso artistico e sull'amicizia, ma soprattutto sulla loro
capacità di rappresentare legami sottintesi nel quotidiano. Come in Scarpone gli intrecci
che solcano le sue sculture e le sue ceramiche simboleggiano, in maniera astratta, quelli
di uno scenario urbano, così, nella serie delle Città umanizzate, Spotorno dipinge la
fitta trama di strade e grattacieli che caratterizza le metropoli contemporanee.
Anche se i soggetti sono diversi, gli artisti condividono il fatto di avere lo studio a cielo
aperto: entrambi instaurano un dialogo diretto ed esperienziale con il mondo che li
circonda, chiamando in causa la natura e la società contemporanea.