Cattedrale di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo è la cattedrale della diocesi di Genova. E' stata consacrata al santo nel 1118 da Papa Gelasio II Gaetani (o Caetani), quando non era ancora ultimata ed era da eseguire la facciata.
E' una chiesa medioevale costruita tra il 1100 (le fiancate e i portali laterali, di epoca romanica) e la fine del XIV secolo (i portali gotici dell'inizio del XIII secolo, le colonne con i capitelli del principio del XIV secolo nelle navate interne; e più oltre il campanile e la cupola del XVI secolo).
La facciata presenta i portali gotici, per i quali furono chiamate maestranze francesi nel secondo decennio del XIII secolo, e sopra il paramento a fasce bianche e nere, che nell' antichità era un simbolo di nobiltà, tipico del suso locale genovese.
Il progetto iniziale doveva avere due torri campanarie. La torre di sinistra non venne terminata, ne fu realizzato solo il tronco più bassa, sopra il quale venne sovrapposta una loggia nel 1427. La torre di destra, che risulta essere l'unico campanile vero e proprio, ultimato nel XVI secolo, ospita invece un concerto di sette campane.
I suoi tre portali gotici sono del XIII secolo e si staccano stilisticamente dal contesto architettonico-scultoreo della cattedrale. I temi rappresentati dai bassorilievi e altorilievi raffigurano il Cristo con San Lorenzo nella lunetta centrale, e negli stipiti l'albero di Jesse. Ai lati della scalinata davanti alla facciata ci sono due leoni stilofori di epoca gotica; altri leoni, ma in scene da bassorilievo, stanno sopra il portale centrale, e sono realizzati dalla scuola di Benedetto Antelami.
Altri due portali, precedenti la facciata, di epoca romanica si trovano nelle due fiancate, rispettivamente il portale di San Giovanni nel lato Nord, sulla omonima piazzetta (XI secolo), e il portale di San Gottardo, sulla via San Lorenzo, del 1160 circa, coevo alla realizzazione della Porta Soprana.
I due leoni che fiancheggiano la scalinata risalgono all'Ottocento (1840) e sono opera dello scultore Carlo Rubatto.
Interno di San Lorenzo: si distingue la parte gotica con le colonne e le arcate a strisce bianche e nere, e la precedente serie di arcate a tutto sesto romaniche in pietra grigia ad esse sovrapposta. La volta venne aggiunta nel XVI secolo, sostituendo il tetto retto da capriate lignee. Nella lunetta interna del portale maggiore: affreschi di ignoto pittore bizantino (1300 ca.).
L'interno del duomo è a tre navate. La navata centrale è rivestita di marmo. Le colonne che dividono le navate sono sormontate da finti matronei.
I capitelli delle colonne che dividono le navate risalgono all'inizio del Trecento; si tratta pertanto di colonne, nel primo ordine, di epoca gotica, più recenti delle arcate del falso matroneo da esse sorrette, che risulta invece appartenente alla costruzione romanica (XI-XII secolo). Infatti le colonne dell'ordine inferiore e le soprastanti arcate a fasce bianche e nere rappresentano una sostituzione delle precedenti colonne ed arcate romaniche a seguito di una devastazione e incendio avvenuta durante le lotte tra le fazioni. Per sostituirle lasciando intatta la parte superiore si crearono adeguate strutture di carpenteria in legno, la realizzazione delle quali era agevolata anche dalla grande esperienza in materia che veniva dalla cantieristica navale consona alle attività portuali. Si poté così cambiare le colonne inferiori lasciando intatte le arcate romaniche del soprastante matroneo.
Sopra la porta mediana ci sono due affreschi dipinti tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XIV che raffigurano il Giudizio universale e la Glorificazione della Vergine. Sono in stile bizantino e si richiamano agli stili di Costantinopoli dei quel periodo.
Nella navata destra si trova una granata che il 9 febbraio 1941 colpì la chiesa durante la seconda guerra mondiale, durante un bombardamento da parte degli inglesi. La granata sfondò il tetto della cattedrale senza esplodere.
Lungo la navata sinistra si trova la cappella di San Giovanni Battista costruita tra negli anni tra il 1450 e il 1465.
In fondo alla navata destra si accede al museo del tesoro di San Lorenzo. Qui si possono ammirare oggetti sacri preziosi, tra cui il Sacro Catino.
Opere pittoriche
Ignoto pittore bizantino del 1300 circa. Affreschi nella lunetta interna del portale maggiore e nell'arco della stessa (Cristo in Gloria e attorno gli Apostoli nell'Ultima Cena, vedi figura ingrandita) e nel fianco interno della navata sinistra (con San Pietro e San Giorgio).
Luca Cambiaso. Affreschi nella volta della cappella di testa della navata sinistra.
Barocci. Crocifisso con Santi (visione di San Sebastiano).
Gio Ansaldo. Ante dell'organo con episodi della vita di San Lorenzo.
Volta del presbiterio. Affreschi di Lazzaro Tavarone (giudizio e martirio di San Lorenzo).
Affresco di Lazzaro Tavarone. Tolto dal demolito ospedale di Pammatone e portato sul muro della navata destra.
L'Assunta. Gaetano Previati (circa 1914).
Opere scultoree
Sculture romaniche di influsso comasco. Nel protiro esterno del portale di San Giovanni, XI secolo (fianco Nord).
Sculture romaniche di influsso pisano. Nel protiro esterno del portale di San Gottardo (metà XII secolo) (fianco Sud).
Sculture gotiche. Nei portali maggiori di facciata (Cristo in Gloria con San Lorenzo nella lunetta del portale maggiore, negli stipiti dello stesso l'Albero di Jesse).
Statue della cappella di San Giovanni. Autori: Domenico Gaggini (fronte sulla navata, parte dei pinnacoli in alto, XV secolo); in seguito Matteo Civitali, da Lucca, che viene inserito nella seconda fase dei lavori per la cappella, nel 1492, e Andrea Sansovino per le statue nelle nicchie ( la Vergine, San Giovanni Battista - del 1504 ca.).
Statue di Taddeo Carlone. Se ne conservano quattro nella cappella di San Sebastiano (a destra del presbiterio) commissionate da Matteo Senarega nel 1594.
Giacomo e Guglielmo della Porta. Cappella di Giuliano Cybo.
Cappella Senarega. Il disegno di contratto tra gli Imperiali Lercari e gli esecutori, conservato in Palazzo Rosso, è firmato da Imperiale Lercari, Giacomo Gaggini, Giovanni Gaggini; l'opera venne eseguita dal Gaggini nel 1821.
Cappella di testa. E' la cappella della navata destra con altare progettato da Carlo Barabino e sculture di Ignazio Peschiera. L'attuale ostensorio a tempietto della cappella Senarega è frutto di una manomissione (per esso venne eliminata la gran macchina dell'ostensorio permanente) e risulta essere una ripetisione del tema del tempietto rotondo. Più pesante impostazione ma eguale indirizzo di sintetizzare architettura e teatro si ritrova nella corrispondente cappella Balbi Senarega. Qui nella mensa e nel tabernacolo si accordano bronzi dorati e marmi. La parte scultorea è di Filippo Peschiera.
La leggenda del cagnolino
La leggenda del cagnolino narra come nel periodo finale della costruzione della cattedrale, nel XIV, secolo un amico di uno degli scultori o, secondo altre versioni lo scultore stesso, avesse perso il proprio cane a cui era molto affezionato. Per ricordare il piccolo animale, uno dei tanti scultori che prestavano la loro opera per realizzare quella che sarebbe diventata la maggiore chiesa di Genova ne scolpì una piccola riproduzione ancor oggi ben visibile ad altezza d'uomo a destra di una delle due porte di accesso alla cattedrale, quella più prossima alla vicina via San Lorenzo.